Atelier dell’impresa ibrida è un progetto di disseminazione culturale e sperimentazione formativa con due modalità di partecipazione.
Academy (>) è un percorso formativo completo, ricco di approfondimenti e momenti di confronto, rivolto a imprenditori e manager del sociale.
Futuro prossimo (>) è un ciclo di incontri brevi aperti a tutti, con grandi nomi dell’economia, dell’impresa, della ricerca e delle istituzioni, su una varietà di temi e aspetti legati alla cultura d’impresa, all’impresa sociale, all’economia civile.
L’Atelier si svolge fra giugno e dicembre 2020.
A chi è rivolto l’Atelier?
Il percorso formativo dell’Academy è rivolto a imprenditori e manager delle imprese sociali o di imprese ibride, e più in generale per chi svolge attività d’impresa con una visione sociale, interessati a rafforzare le proprie competenze manageriali, organizzative e relazionali. Gli eventi del ciclo Futuro Prossimo, con ospiti di livello nazionale (>), sono pensati in particolare per amministratori, imprenditori e manager di tutti i settori, rappresentanze, ricercatori e studenti, giornalisti.
L’obiettivo è riflettere sullo sviluppo della propria organizzazione, prodotti e processi, modelli gestionali, governance, impiego strategico delle risorse. Tutto ciò che occorre a ogni impresa per dare forma a una strategia per il futuro.
Come funziona l’Atelier?
Si può partecipare all’Atelier iscrivendosi al percorso formativo (Academy), seguire le lezioni di specialisti in tema di risorse umane, finanza, organizzazione, mercati, innovazione tecnologica e organizzativa. Si può partecipare al ricco palinsesto di incontri pubblici (Futuro prosimo) che mettono a confronto imprenditori, economisti, amministratori pubblici, sindacalisti, giornalisti sui principali focus della cultura d’impresa. Si può proporre un argomento, un caso, una ricerca e costruire un appuntamento pubblico insieme ai partner dell’Atelier.
L’impresa ibrida
Il processo di ibridazione tra imprese e mondo non profit sta dando forma a un potente modello di convergenza. Nel terzo settore si moltiplicano storie di talento imprenditoriale; mentre le aziende for profit, che guardano sempre più spesso all’impatto ecologico, al rispetto dei clienti e delle condizioni del lavoro, al rapporto fra innovazione tecnologica e persona, agli investimenti culturali come leve per lo sviluppo.
L’ibridazione è un modo di intendere lo sviluppo che coinvolge ancora una parte piccola di operatori, però questo apprendimento reciproco diventerà una tendenza centrale per il ragionamento sul futuro. Siamo nel campo dell’innovazione sociale che – attraverso l’impresa – risponde ai bisogni delle fasce più deboli, ma soprattutto produce ricchezza facendo leva su principi e valori diversi.
I bisogni finanziari e culturali delle imprese del terzo settore sono al centro di ricerche, dibattiti fra scuole economiche, proposte politiche, attenzione dei media. L’Atelier dell’impresa ibrida entra in questo dibattito per sostenere questi operatori a costruire competenze più avanzate e modelli gestionali più solidi.