fbpx Library | Atelier dell'impresa ibridaAtelier dell'impresa ibrida


Library

Consulta le risorse
SITI 

ACCORDI 

REPORT 

SAGGI 

MAGAZINE 

VIDEO 

TESI 

TOOL 

Condividi

Library è una raccolta di risorse a disposizione dei corsisti dell’Atelier dell’impresa ibrida. È basata sui suggerimenti dei docenti e raccoglie materiali di approfondimento sui temi trattati.

Siti istituzionali
  • Secondo Welfare | Nato nel 2011, è un laboratorio di ricerca che si propone di alimentare e diffondere il dibattito sui cambiamenti in atto nel welfare italiano. (qui)
  • Adatp | Associazione fondata da Marco Biagi nel 2000, per promuovere in ottica internazionale e comparata studi e ricerche di lavoro. (qui)
  • Il diaro del lavoro | Quotidiano on line nato nel 2001, si occupa specificamente di problemi del lavoro e delle relazioni industriali. (qui)
  • Edizioni lavoro | Casa editrice nata nel 1982 specializzata nella ricerca sui problemi legati al mondo del lavoro, dell’economia e della società. Area Cisl. (qui)
  • Asvis | Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, nata il 3 febbraio del 2016 per far crescere la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitare allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. (qui)
  • Anpal | Sito istituzionale di Anpal, utilizzabile per informazioni sulle politiche attive a livello nazionale. (qui)
  • Anpal Servizi | Sito istituzionale di Anpal servizi spa, utilizzabile per informazioni e studi sui mercati locali del lavoro e la rete dei servizi sia a livello nazionale che locale. (qui)
  • Cliclavoro | Portale istituzionale di informazione rivolto agli utenti (persone e imprese) e agli operatori, utile per informazioni su tutto ciò che accade in materia di lavoro. (qui)
  • Istat | Dati ufficiali e studi approfonditi sul mercato del lavoro e specifici segmenti, con comparazioni tra sistemi locali del lavoro e numerose serie storiche. (qui)
  • Dottrina Lavoro | Sito della Direzione provinciale del lavoro di Modena. La migliore fonte per l’aggiornamento normativo specialistico sui temi del lavoro. (qui)
  • Ires Piemonte | Portale dell’Istituto di ricerca della Regione Piemonte. Di particolare interesse, oltre alla relazione annuale, l’area di ricerca su istruzione e lavoro. (qui)
  • Regione Piemonte | Sito istituzionale della Regione Piemonte. Nell’area dedicata a istruzione, formazione e lavoro si possono trovare aggiornamenti, normativa e strumenti dedicati alle politiche messe in atto dal livello regionale. Altrettanto si può trovare sui siti delle diverse Regioni e Province autonome italiane. (qui)
  • Agenzia Piemonte Lavoro | Sito istituzionale dell’Agenzia Piemonte Lavoro, l’agenzia regionale che coordina i Centri per l’impiego ed attua le politiche regionali. (qui)
  • Algorithm Watch, Automating Society 2020 (qui)
  • European Strategy for Data | Sito che presenta la politica comunitaria per la formazione di un mercato unico di dati (qui)
  • Stanford Social Innovation Review (qui)
  • Big Data for Social Innovation (qui)
  • Architecting for Data (qui)
  • European Commission, Developing Horizon Europe (qui)
  • Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE), Verso Horizon Europe (qui)
  • Enhanced European Innovation Council (EIC) pilot | It supports top-class innovators, entrepreneurs, small companies and scientists with bright ideas and the ambition to scale up internationally. It brings together the parts of Horizon 2020 that provide funding, advice and networking opportunities for those at cutting edge of innovation. (qui)
  • Mobility Urban Values (MUV) | It is a Research and Innovation Action funded by the European Commission under the call Horizon2020 MG-4.5-2016. Rather than focus on infrastructures, it raises citizen awareness on the quality of the urban environment where they live in order to promote a shift towards more sustainable and healthy mobility choices. (qui)
Accordi sindacali
  • (2014) Confindustria, Cgil, Cisl, Uil, Testo Unico sulla Rappresentanza (qui)
  • (2015) Agci, Confcooperative, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil, Accordo interconfederale (qui)
  • (2018) Agci, Confcooperative, Legacoop, Cgil, Cisl, Uil, Accordo interconfederale sulle linee guida per la riforma delle relazioni industriali (qui)
  • (2018) Confindustria, Cgil, Cisl, Uil, Contenuti e indirizzi delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva (qui)
  • (2010) Confindustria, Fim, Fiom, Uilm, Accordo Dalmine (qui)
Report
  • (2007) Raymond Trevor Bradley, The Language of Entrepreneurship: Energetic Information Processing in Entrepreneurial Decision and Action, Institute of HeartMath | Questo documento estende la teoria olografica quantistica della comunicazione non locale per includere sia la comunicazione non locale (intuizione), sia l’azione non locale – l’effetto sottile ma significativo (scientificamente misurabile) che l’energia bio-emotiva intenzionalmente focalizzata può avere su oggetti ed eventi non locali. Lo studio riguarda la psicofisiologia dell’interazione non locale – l’interazione mente/materia e mente/sistemi viventi – per dimostrare come gli imprenditori, non utilizzino il loro intuito solo per individuare un’opportunità di business, ma siano anche in grado di trasformare il progetto in realtà grazie alle loro intenzioni e alla loro passione. È la loro maggiore sintonia con un ordine di informazioni cariche di energia bio-emotiva, oltre lo spazio/tempo, che li inserisce nella razionalità dei potenziali impliciti e li distingue dagli altri attori del business, e quell’informazione è il linguaggio della creatività e dell’imprenditorialità: è il mezzo con cui opportunità future possono essere individuate intuitivamente e attualizzate intenzionalmente. (qui)
  • (2013) Anusca Ferrari, A Framework for Developing and Understanding Digital Competence in Europe, European Commission (qui)
  • (2017) Alberto Francesco Anfossi, Antonio Lotito, Paolo Mulassano, The Role of Research and Innovation Organizations on Supporting the Investment Plan for Europe Initiative, 4th International Conference on Innovation in Economics and Business – Singapore (qui)
  • (2018) Josh Bersin, A Wild New World of HR Technology. HR in the Flow of Work, Deloitte | Stiamo entrando in una nuova era, in cui le HR Tech stanno diventando un vero “sistema di produttività”. Le app e gli strumenti per le risorse umane dovrebbero essere naturali, facili da usare e integrati nel nostro ambiente di lavoro e nella vita permettendo alle persone di rimanere sempre nel flusso di lavoro. (qui e qui)
  • (2018) Mckinsey, Notes from the AI frontier: applying AI for Social Good (qui)
  • (2018) Italia Non Profit, Terzo Settore e Trasformazione Digitale (qui)
  • (2018) Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali, Una roadmap per il piano di innovazione digitale delle istituzioni culturali (qui)
  • (2019) AA VV, Generation AI – Establishing Global Standards for Children and AI, World Economic forum | Nel 2019, il World Economic Forum Center for the Fourth Industrial Revolution e i suoi partner UNICEF e Canadian Institute for Advanced Research (CIFAR) hanno ospitato a San Francisco un workshop sull’iniziativa congiunta “Generation AI”. Il workshop era incentrato su due aree chiave: studiare delle linee guida per la politica pubblica che sollecitino i Paesi a creare nuove leggi focalizzate sui bambini e stilare un documento di corporate governance per orientare le aziende che sfruttano l’intelligenza artificiale a progettare i loro prodotti e servizi pensando ai bambini. (qui)
  • (2019) AA VV, Mappa Mercato HR Tech Italia – 2° Edizione, In-recruiting in collaborazione con Talent Garden | Il settore delle Tecnologie HR ha registrato investimenti pari a 4 miliardi di euro nell’ultimo anno. E in Italia? In-recruiting ha raccolto i dati dalle principali società del settore per presentare la 2° Mappa delle società HR Tech in Italia. (qui)
  • (2019) AA VV, The future of work. Two trends reshaping the future of work in 2020 and beyond!, Trendwatching | I consumatori sono lavoratori e viceversa, e sono due i motivi principali per cui un’azienda deve prendersi cura dell’ambiente interno e dei dipendenti. In un’era in cui il business etico e sostenibile è in cima all’agenda, un numero crescente di consumatori è attento alle scelte dei brand in questi termini e ciò include il modo in cui vengono trattati i dipendenti. Inoltre la creazione di una cultura aziendale forte consentirà di attrarre e trattenere i migliori talenti, senza i quali soddisfare le aspettative sempre più elevate dei clienti e rimanere competitivi sul mercato diventa difficile. (qui)
  • (2019) AA VV, 2020 Global Employee Experience Trends, Qualtrics | Quali sono i driver del coinvolgimento dei dipendenti nelle aziende? Cosa si può fare per migliorare l’esperienza dei dipendenti nelle organizzazioni? Il report, stilato dopo aver intervistato oltre 13 mila dipendenti in tutto il mondo, offre spunti per la pianificazione delle strategie legate al personale nei prossimi anni. (qui)
  • (2019) AA VV, Future of HR 2020: Which path are you taking?, KPMG | L’innovazione tecnologica e i processi di trasformazione digitale, che stanno interessando le organizzazioni, rappresentano un’importante sfida anche per la funzione HR delle aziende, come emerge dal report, realizzato a livello internazionale, coinvolgendo oltre 1.300 HR manager di 55 paesi, operanti in 31 settori diversi. Si evidenziano alcune principali aree prioritarie di intervento dall’analisi delle strategie messe in atto dalle aziende che stanno affrontando in maniera strutturata il cambiamento – dal ridisegnare le esperienze del personale dal punto di vista delle modalità di lavoro e di collaborazione, all’adottare strategie di rafforzamento della cultura organizzativa – riassunte nell’infografica. (infografica e report)
  • (2019) European Investment Bank, Investment Report 2019/2020. Accelerating Europe’s Transformation (qui)
  • (2019) ONG 2.0, Rivoluzione Digitale e Sviluppo Sostenibile (qui)
  • (2019) Unicef, Overview: Data Collection and Analysis Methods in Impact Evaluation (qui)
  • (2019) United Nations Environment Assembly (UNEA), Digital Ecosystem for the Environment: Bringing together data, algorithms and insights for sustainable development (qui)
  • (2020) European Commission, Eu Industrial R&D Investment Scoreboard 2019 (qui)
    (2020) AA VV, Business case, Osservatori.net | Una raccolta di business case italiani sul tema smart working: Enel, Coca Cola, Regione Friuli Venezia Giulia, Amplifon e molti altri. (qui)
  • (2020) AA VV, The Deloitte Global Millennial Survey 2020 – Resilient generations hold the key to creating a “better normal”, Deloitte | L’indagine esplora il punto di vista di oltre 27.5K millennial e Gen Z, sia prima che dopo l’inizio della pandemia COVID-19, per comprendere i loro punti di vista su affari, governo, clima e pandemia, tra le altre questioni. Il sondaggio rivela che, nonostante le sfide individuali e le fonti personali di ansia che i millennial e le generazioni Z stanno affrontando, sono rimasti concentrati su questioni sociali più ampie, sia prima che dopo l’inizio della pandemia. Il pdf di Gianfranco è questo file: deloitte-2020-millennial-survey. (qui)
  • (2020) Sean Cleary, The World in 2030: Global Trends, Conference: Arab Strategy Forum| L’articolo descrive le caratteristiche principali di otto trend globali che interagendo sistematicamente tra loro guideranno l’evoluzione del decennio.
  • (2020) AA VV, Future of work and HR Tech 2020, INAZ – Osservatorio Imprese Lavoro, in collaborazione con Business International | L’analisi effettuata nel 2019 fa emergere novità significative fra le iniziative che le aziende considerano priorità da introdurre in ambito HR: se lo smartworking viene ancora indicato come prima priorità (64%), immediatamente dietro, e in crescita, troviamo il welfare (60%), il performance management (60%) e il digital learning (57%). (qui)
  • (2020) Commissione Europea, Che cosa disciplina il regolamento generale sulla protezione dei dati? (qui)
  • (2020) Statista, Leading countries by gross research and development (R&D) expenditure worldwide in 2020 (qui)
  • (2020) Efpia, Showing data about Innovation with a focus on R&D spending as a percentage of net sales (qui)
  • Technology Readiness Level (qui)
Saggi
  • (1995) Catry Ostinelli, La mappatura e l’analisi dei processi gestionali: al cuore dell’activity based management, Liuc papers n.22, Serie Economia aziendale | Il successo di un’azienda si esprime nella ricerca di un’integrazione profonda ed efficiente delle attività svolte dalle diverse unità organizzative verso il miglioramento globale dell’offerta dei prodotti e dei servizi al cliente/utente. La capacità di raggiungere e sostenere nel tempo il successo richiede, pertanto, il miglioramento continuo di tutte le attività e di tutti i processi gestionali e non soltanto delle componenti materiali e tangibili del servizio che viene proposto al cliente. Il paper descrive come le aziende siano chiamate a far sì che ciascuna unità organizzativa migliori le proprie attività, alla luce, in particolare, delle relazioni che esistono tra le attività lungo i processi gestionali. (qui)
  • (1997) Derrick De Kerckhove, Connected Intelligence: The Arrival of the Web Society (qui)
  • (2002) Pierre Lévy, L’intelligenza collettiva, Feltrinelli | La realizzazione della connessione telefonica dei terminali e delle memorie informatiche, l’estensione delle reti di trasmissione digitale ampliano, giorno dopo giorno, un cyberspazio mondiale, nel quale ciascun elemento di informazione si trova virtualmente in contatto con qualunque altro e con tutto l’insieme. I personal computer sono diventati sempre più potenti e facili da utilizzare, le loro applicazioni si sono diversificate ed estese. Si è assistito a un processo parallelo di interconnessione di reti, cresciute all’inizio isolatamente, e di aumento esponenziale degli utenti della comunicazione informatizzata. Rete di reti che si basano sulla comunicazione ‘anarchica’ di migliaia di centri informatici nel mondo, Internet è diventato oggi il simbolo del grande medium, eterogeneo e transfrontaliero, definito cyberspazio. Quanto poi al futuro che esso dischiude, non esiste un determinismo tecnologico o economico; si prospettano per i governi, i grandi operatori economici, i cittadini scelte politiche e culturali fondamentali. Non si tratta esclusivamente in termini di impatto, ma anche di progetto, si tratta di inventare tecniche, sistemi di segni, forme di organizzazione sociale che permettono di pensare assieme, concentrare forze intellettuali e spirituali, moltiplicare immaginazioni ed esperienze, negoziare in tempo reale e a ogni livello soluzioni pratiche ai problemi complessi, rendere la società intelligente a livello di massa. (qui)
  • (2007) Bruno Manghi, L’organizzazione sindacale, Edizioni lavoro | Le grandi organizzazioni hanno da sempre affidato le loro fortune a un gruppo di uomini e donne, gli organizzatori che hanno il compito di “tenere insieme” il popolo che le compone. (qui)
  • (2010) Jaron Lanier, Tu non sei un gadget, Mondadori | Tra i primi a predire i rivoluzionari cambiamenti che il Web avrebbe apportato al mondo dell’economia e della cultura, a vent’anni dalla creazione della Rete, Jaron Lanier offre una lettura stimolante del modo in cui Internet pervade e condiziona le nostre esistenze. Lanier analizza gli aspetti tecnici e culturali, l’impatto sociale e le distorsioni ideologiche di un universo digitale contraddittorio e ci mette in guardia contro le aberrazioni del sistema. (qui)
  • (2013) Marco Minghetti, L’ intelligenza collaborativa. Verso la social organization, Egea | Lo scientific management formalizzato da Taylor disegna un’organizzazione in cui il potere scende dall’alto, le strategie sono defi nite da un vertice ristretto, gli obiettivi assegnati e non scelti, con un sistema di comando e controllo in cui sono i senior executives ad allocare le risorse. Prima del web era difficile immaginare alternative a questa ortodossia manageriale, ma Internet ha determinato l’esplosione di nuove forme di vita organizzativa, in cui il coordinamento si ottiene senza centralizzazione, il potere sta nelle capacità e non nei ruoli, la conoscenza condivisa trionfa sull’autoritarismo. Le comunità spontanee intorno a specifici interessi aumentano le opportunità di innovazione e le performance sono valutate dai pari. La crescente disponibilità di social software (anche gratuiti) e la massiccia introduzione sul mercato di piattaforme collaborative da parte di tutti i grandi player dell’ICT rendono oggi realizzabile questa nuova visione. La social organization, intesa come un modo nuovo di fare impresa che consente a un vasto numero di persone di lavorare collettivamente – valorizzando le singole riserve di competenza, talento, creatività ed energia –, può diventare realtà. Il libro fornisce una guida strategica per affrontare il cambiamento derivante dall’utilizzo dei social media e dai processi di collaborazione emergenti dal basso: una sfi da culturale, organizzativa, strategica prima che tecnologica, che coinvolge CEO, direttori HR e ICT manager e via via tutti coloro che – con livelli di responsabilità diversi – si muovono dentro e fuori le organizzazioni. Accompagnato dalle testimonianze di top manager italiani appartenenti a diversi settori di business, il volume descrive le varie fasi della trasformazione organizzativa a livello strategico e spiega come la funzione HR debba evolvere per gestire e sviluppare il lavoro collaborativo, costruendo nuovi comportamenti, nuove competenze, nuovi stili di leadership. (qui)
  • (2018) Gianni Arrigo, Diritto del lavoro dell’Unione Europea, PM Edizioni | Profili istituzionali e aspetti di diritto materiale dell’ordinamento giuridico dell’Unione europea in materia di lavoro, con opportuna ricostruzione delle loro fasi evolutive e valorizzazione delle soluzioni interpretative fornite dalla giurisprudenza. (qui)
  • (2019) AA VV, Il welfare aziendale fa crescere l’impresa e fa bene al paese, Rapporto 2019, Welfare Index PMI | Il welfare aziendale fa crescere l’impresa e fa bene al Paese: su questa convinzione si basa Welfare Index PMI volto a incentivare le piccole medie imprese ad interessarsi al welfare e a metterlo in “buona pratica”. (qui)
  • (2019) Giorgio Tessitore, Rapporto legge/contrattazione collettiva, Edizioni lavoro | Un libro che guida nell’articolato mondo del lavoro: dalla Legge Biagi al Jobs Act fino al Decreto dignità. (qui)
  • (2019) Rosangela Lodigiani, Egidio Riva, Massimiliano Colombi, Rapporto sulla contrattazione sociale, Edizioni lavoro | Indagine dell’Osservatorio sociale della contrattazione territoriale della Cisl. (qui)
  • (2020) Tullia Saccheri, Una riforma da ritrovare, Edizioni lavoro | Una ricerca sociologica sulla legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale quarant’anni dopo. (qui)
Magazine
  • (2010) Giulia Sini, Lev Manovich: Software Culture. La Grammatica Comune Dei Media, digicult.it (qui)
  • (2012) intervista a Luca Fazzi a cura di Franco Floris e Fiorenzo Oliva, La cooperazione dentro e oltre i nodi della crisi, Animazione Sociale | Alla ricerca di nuove declinazioni del principio di cooperazione. Nella fase pionieristica del loro sviluppo, negli anni ’70, le cooperative sociali hanno svolto una funzione di innovazione fondamentale nel settore delle politiche sociali in Italia. La gran parte dei servizi sociali territoriali, infatti, sono stati implementati da cooperative e associazioni, ossia da gruppi di cittadini che vedevano il vecchio modo di affrontare le problematiche sociali (come la disabilità o la malattia mentale) inappropriato a promuovere una moderna idea di dignità umana. Sono le stesse cooperative che oggi, per la prima volta nella storia, stanno vivendo una fase di flessione. Quali rischi e quali prospettive per la cooperazione in Italia? (qui)
  • (2014) Laura Borgogni, Valori individuali e valori organizzativi, una necessaria compatibilità, L’Impresa 10/2014 | Sebbene sia molto diffusa l’attenzione rivolta ai valori organizzativi, raramente vengono approfonditi e rilevati i valori di cui la persona è portatrice. Con essi ci si riferisce ai principi guida che orientano le persone a scegliere a cosa dare importanza, a un insieme di credenze durevoli su cosa è importante perseguire. In realtà i valori individuali assumono sempre di più rilevanza, perché da un lato la loro compatibilità con quelli dell’organizzazione costituisce un presupposto per la soddisfazione e il coinvolgimento nell’attività lavorativa e negli obiettivi più generali dell’azienda; dall’altro, perché i valori orientano i comportamenti della persona, anticipando come essa leggerà o interpreterà le diverse situazioni, indicando dove allocherà le sue risorse, come orienterà le sue scelte, a cosa presterà attenzione e questo specialmente in assenza di indicazioni e prescrizioni precise o di fronte a situazioni di emergenze in cui la persona è chiamata a intervenire contando di più su di sé e sulle sue risorse. (qui)
  • (2014) Stefano Porro, “Story points” or “How Agile creates democracy in estimates” – Part 1, LinkedIn | Cosa intendiamo per “Story points” nella gestione dei progetti con metodologia Agile? In che modo aiutano a stimare la complessità e quindi il tempo richiesto dal progetto? Fra teoria ed esempi l’articolo spiega in che modo gli Story Points possono esser utili per ottimizzare la gestione delle attività tenendo conto non solo del tempo richiesto, ma anche della sua complessità, fatta di rischi e problemi da affrontare. (qui)
  • (2014) Stefano Porro, “TAO”-ing your agile transitions, LinkedIn | Spesso I progetti di transizione alla metodologia Agile falliscono per un approccio schematico alla loro implementazione. Ciò che funziona per qualcuno non per forza funziona per tutti. La maggior parte delle organizzazioni ha avuto dei problemi nel passare ad una gestione Agile, di tipo culturale o comportamentali, ma il vero errore è affrontare gli ostacoli non come problemi da risolvere, bensì come situazioni da gestire. Niente è tutto bianco o tutto nero, ma nemmeno grigio, spesso c’è un po’ di bianco e un po’ di nero ed è solo miscelando gli elementi alla ricerca di un equilibrio che si riesce ad arrivare a una mentalità Agile, ad uno stato mentale TAO, adatto ad affrontare il cambiamento. (qui)
  • (2014) Stefano Porro, Lo sviluppo Agile del software: dal B2B all’H2H, Bollettino informativo Associazionee AUSED nr.43 anno XI | Nuove sfide per lo sviluppatore software. L’articolo presenta il Manifesto Agile e i quattro punti fondamentali su cui si focalizza il processo di sviluppo di un software: gli individui e le interazioni più che i processi e gli strumenti, il software funzionale più che la documentazione esaustiva, la collaborazione con il cliente più che la negoziazione dei contratti e la risposta al cambiamento più che il seguire un piano. (qui)
  • (2014) Stefano Porro, Agile, Leadership and brain: three arrows for your success, LinkedIn | Capita a volte di trovarsi davanti a persone all’interno di un team che non vogliono il nostro aiuto, a volte perché hanno paura di perdere la loro autorità, altre volte perché lo vedono come un tentativo di prevaricare, in ogni caso si tratta di uno schema mentale frutto della loro cultura. Non si tratta di scelte di comportamento, ma di schemi messi in atto da anni, abitudini difficilissime da smantellare, che ci portano a reagire sempre nello stesso modo davanti a una situazione simile; è un modo in cui il cervello decide di semplificare i suoi processi. Alcune volte questi schemi sono dannosi, come nei casi citati, ma un vero leader può aiutare le persone a romperli e vivere vite straordinarie. (qui)
  • (2014) Stefano Porro, Agile is about mindset, LinkedIn | La metodologia Agile è uno stato mentale e per entrare in questo stato bisogna realizzare un importante cambiamento di mentalità affrontandolo un passo alla volta. Essere Agile non è uguale per tutti, ciascuno di noi interpreta e segue i principi del Manifesto Agile nel modo migliore per sé stesso, ma ogni cambiamento va assimilato e consolidato prima di affrontare il successivo. Solo così i cambiamenti saranno permanenti e le nuove abitudini permetteranno di migliorare la nostra professionalità e la vita personale. (qui)
  • (2015) Stefano Porro, The mutant starfish Agile Retrospective, LinkedIn | L’articolo descrive l’esercizio retrospettivo Stella Maris mutante, una variante modificata del metodo retrospettivo originale per concentrarsi sulle esigenze e sulle prestazioni individuali delle persone. Come l’esercizio originale, anche questo aiuta a identificare i problemi e le opportunità per il team utilizzando un semplice metodo di visualizzazione. Mentre l’esercizio originale si concentra sulla squadra, la versione mutante aiuta la squadra a comprendere le esigenze individuali. (qui)
  • (2016) Erik G. Hansen, Stefan Schaltegger, The Sustainability Balanced Scorecard: A Systematic Review of Architectures, Journal of Business Ethics | La crescente importanza strategica di temi legati all’ambiente, alle questioni sociali ed etiche e alle relative misure delle prestazioni in tal senso, ha stimolato l’interesse aziendale verso la misurazione delle prestazioni in riferimento alla sostenibilità aziendale e ai sistemi gestione. Questo documento si focalizza sulle balanced scorecard (BSC), un sistema di misurazione e gestione delle prestazioni orientato al bilanciamento delle prestazioni finanziarie e non finanziarie, di breve, come di lungo termine. La versione modificata del modello originale di BSC, che considera esplicitamente gli aspetti ambientali, sociali ed etici, viene spesso sustainability balanced scorecards (SBSC). (qui)
  • (2017) Stefano Porro, Call it as you want, but don’t call it Scrum if it’s not!, LinkedIn | Scrum ha una sua propria sintassi e va conosciuta bene affinché i progetti funzionino, perché è uno strumento che si personalizza per nascondere un problema o ridurre lo sforzo richiesto per affrontarlo, ma se un progetto non funziona è un grande errore attribuire la colpa allo strumento. L’articolo presenta alcuni modi alternativi per affrontare i problemi evidenziati da un Project Manager durante l’adozione di Scrum, per evitare il fallimento del progetto. (qui)
  • (2017) Carlo Geri, Terzo settore, perché è importante trasformarlo con il digitale, Agenda Digitale | Il non profit necessita di tutoraggio, inclusione, supporto nella Digital Transformation, in primis a livello culturale, e in secondo luogo nell’attività che svolge sul territorio. (qui)
  • (2017) Jeanne Meister, The Future Of Work: The Intersection Of Artificial Intelligence And Human Resources, Forbes | L’intelligenza artificiale sta trasformando le nostre vite a casa e al lavoro. In azienda, l’IA si sta trasformando in un assistente intelligente per aiutarci a lavorare in modo più brillante. IBM e diverse startup si stanno concentrando sullo sviluppo di chatbot, o algoritmi informatici progettati per simulare una conversazione umana, reclutare dipendenti, rispondere a domande sulle risorse umane o personalizzare esperienze di apprendimento. Un sondaggio su quasi 400 responsabili delle risorse umane condotto dall’IBM Institute for Business Value ha rilevato che metà del campione riconosce il potere del cognitive computing per trasformare le dimensioni chiave delle risorse umane, come l’acquisizione di talenti e il loro sviluppo. (qui)
  • (2018) AA VV, Che cos’è l’HR Tech e quali opportunità offre alle aziende: i case studies, EconomyUp | Si parla sempre più di HR Tech, la tecnologia applicata al mondo dell’HR. Ma come funziona esattamente, in quali contesti viene applicata e quali sono le best practice delle aziende? L’articolo propone una carrellata di video in cui esperti e manager spiegano quali strumenti digitali usano per il reclutamento e la gestione dei talenti. (qui)
  • (2018) Marco Dotti, L’industria 4.0? Dannosa, se mancherà il non profit, Vita Società Editoriale | Le tecnologie potranno sostituire il lavoro oppure generare valore condiviso, ma solo grazie al Terzo settore. (qui)
  • (2018) Stefano Porro, The Agile Onboarding, LinkedIn | Quali sono i principi alla base di uno stato mentale Agile? In che modo ci possono aiutare nell’accogliere un nuovo collega in azienda perché si senta fin da subito parte dell’organizzazione? Il momento dell’inserimento è fondamentale e incide per molto tempo sulla resa del nuovo assunto, oltre a fornire tutti gli strumenti necessari, occorre far sì che non si senta un “estraneo”, solo così darà il meglio di sé sul lavoro. (qui)
  • (2019) Giovanni Scansani, Terzo settore e welfare aziendale: più vicini ma…, Valore Welfare | Le potenzialità degli operatori del “sociale” anche nel campo del Welfare Aziendale sono indubbie, ma passare dalla teoria alla pratica (e trasformarsi in Provider) è più difficile del previsto. Cerchiamo di capire il perché. (qui)
  • (2019) Alessandra Servidori, Smart Working. Così può aiutare la conciliazione lavoro-famiglia delle donne, ilsussidiario.net | Lo smart working può aiutare la conciliazione tra famiglia e lavoro delle donne e quindi la situazione occupazionale femminile. (qui)
  • (2019) Andrea De Vita, I trend HR che domineranno il 2020: analisi di 12 articoli, altamirahrm.com | I 18 principali trend HR per il 2020 pronosticati da 12 articoli autorevoli, classificati in base alla popolarità. (qui)
  • (2020) Stefano Porro, I principi sottostanti al Manifesto Agile, agilemanifesto.org | Elenco dei 12 principi Agile alla base del Manifesto. (qui)
  • (2020) Stefano Porro, Manifesto per lo Sviluppo Agile di Software, agilemanifesto.org | Il Manifesto Agile e i firmatari. (qui)
  • (2020) AA VV, 2020 Employee Engagement Trends: raccolta di articoli, humanresourcestoday.com | Un’interessante raccolta di articoli sul tema del coinvolgimento dei dipendenti. (qui)
  • (2020) AA VV, Pandemia & HR Tech: come cambiano le priorità in azienda, humanresourcestoday.com | L’elenco dei trend evidenziati a inizio anno per il 2020 nel settore Risorse Umane, è stato stravolto dalla pandemia in atto, che sta spingendo aziende e dipartimenti HR a rivedere budget e priorità. L’attenzione si è concentrata sugli strumenti digitali che supportano e agevolano il lavoro a distanza, mentre altri investimenti e tecnologie sono passati in secondo piano. (qui)
  • (2020) Mario Calderini e Maurizio Sobrero, Perché è urgente sviluppare un piano Industria 4.0 per il Terzo Settore, Il sole 24 ore | Se realmente pensiamo che il Terzo Settore possa giocare un ruolo rilevante nel definire una nuova stagione di capitalismo responsabile e di sviluppo sostenibile, è tempo che politica smetta di considerarlo come un settore non produttivo e lo includa a pieno titolo nelle proprie politiche di sviluppo economico, nelle politiche industriali, nelle politiche dell’innovazione. (qui)
  • (2020) Marco Minghetti, Humanistic Management 4.0, marcominghetti.com (qui)
Video
  • (2018) Internet Festival, L’intelligenza connettiva spiegata da Derrick de Kerckhove (qui)
  • (2014) Vodafone, Derrick De Kerckhove e il passaggio dall’intelligenza collettiva della tv |  Nel corso dell’evento Social Brunch/Taste the Gurus organizzato da CrowdM a Milano l’incontro con l’autore di “La pelle della Cultura e dell’Intelligenza Connessa” e docente presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. I temi affrontati sono stati la responsabilità che ognuno ha quando utilizza i social network e la differenza tra intelligenza collettiva e connettiva. Il tutto con la premessa che device come smartphone e tablet connessi al web, negli anni stanno generando importanti cambiamenti nel nostro “sistema” di interazione con le informazioni, con le persone e con gli oggetti fisici. (qui)
  • Lucy and the Chocolate Factory | Episodio della sitcom americana “I Love Lucy” nel quale le protagoniste sono operaie in una fabbrica di cioccolatini negli anni ’50. Nel corso dellìepisodio si vedono le disfunzioni della catena di montaggio.

  • (2019) Stefano Porro, L’effetto Dunnig Kruger. Sfruttarlo a nostro vantaggio con Agile, Torino Agile Conference

Tesi di laurea
  • (2016) Jasmine Zevini, La gestione per processi nella Pubblica Amministrazione locale: il caso delle Unioni territoriali intercomunali, Università degli studi di Udine | Questa tesi ha come oggetto di analisi ed implementazione la rappresentazione dei processi aziendali delle Unioni territoriali intercomunali, ed in particolare della loro funzione finanziaria e contabile, al fine di ottenere una documentazione che possa agevolarne l’avvio dell’esercizio in forma associata, sviluppando nel contempo una metodologia e degli strumenti che possano essere applicati per esaminare anche tutte le altre funzioni coinvolte nella riforma. (qui)
  • (2016) Giacomo Re, Mappatura dei processi e digitalizzazione applicate all’amministrazione pubblica locale: il caso delle unioni territoriali intercomunali, Università degli studi di Udine | Oggetto di questa tesi è l’applicazione della gestione per processi nella Pubblica Amministrazione, esplicitata nella mappatura dei processi e dei flussi documentali all’interno delle UTI. In particolare sono descritte le metodologie e gli strumenti, informatici e non, utilizzati nel corso del progetto per la redazione dei flussi dei processi mappati. A partire da questo lavoro di analisi organizzativa, associata alla riforma istituzionale, vengono identificate le principali necessità tecnologiche per risolvere le criticità individuate negli enti. (qui)
  • (2014) Alessia Di Croce, Mappatura e analisi dei processi amministrativi dell’università di Pisa: il caso dell’unità dottorati di ricerca e del Dipartimento Di Scienze Della Terra, Università di Pisa | In questa tesi è descritta una sperimentazione per quanto riguarda i processi amministrativi di una struttura dell’amministrazione centrale e di una struttura didattico-scientifica dell’Università di Pisa, che – alla luce di un interessamento concreto verso la conoscenza delle proprie performance, ha avviato un percorso di valutazione delle attività del personale tecnico/amministrativo, attraverso un “sistema-obiettivi” trasparente e partecipato, realizzato anche mediante l’ausilio di un’applicazione web. (qui)
  • (2013) Alice Zanco, Business Process Management & Social Enterprise: una prospettiva di analisi nelle Regione Veneto, Università Ca’ Foscari di Venezia | Il Business Process Management come disciplina che si occupa della gestione completa dei processi di business dal momento della loro definizione e progettazione fino al monitoraggio degli stessi è il tema centrale di questa tesi. Una disciplina che adotta una visione trasversale dei processi in quanto l’organizzazione non si limita più ad analizzare le attività di ciascun reparto aziendale in modo separato rispetto alle altre. Il lavoro accenna anche al Social BPM, come valido supporto per fronteggiare la crescente dinamicità del mercato offrendo alle stesse la possibilità di accrescere il valore dell’organizzazione grazie alla collaborazione tra le persone non solo interne all’azienda ma anche esterne alla stessa (fornitori e clienti). (qui)
  • (2012) Andrea Maniero, Analisi dei processi aziendali: il caso Eurocostruzioni spa, Università di Padova | La tesi si compone di due parti principali: nella prima vengono presentati i contributi di diversi autori per quanto riguarda l’analisi dei processi e, in generale, un riassunto della letteratura esistente; vengono descritti inoltre alcuni metodi applicativi, concentrandosi in maniera particolare su uno di essi; nella seconda parte il metodo viene applicato al caso oggetto dell’esame: Eurocostruzioni spa. (qui)
  • (2011) Chiara Gasparetto, Riprogettazione dei processi e dell’organizzazione in una realtà artigianale, Università di Padova | Gestione aziendale per processi e organizzazione funzionale, Business Process Improvement e Business Pro¬cess Reengineering, strumenti utilizzati per la valutazione dell’adeguatezza dei processi, ristrutturazione organizzativa e sistemi di controllo e misurazione delle performance: questi i temi principali trattati nella tesi e ripresi nella parte finale di analisi del caso studio sull’azienda Modenese Gastone sas. (qui)
  • (2006) Laura Perotti, Implementare la balanced scorecard in una organizzazione sanitaria, Università degli studi del Piemonte Orientale | Se è vero che affidare la valutazione delle prestazioni d’impresa ai tradizionali indicatori economico finanziari può orientare il management verso risultati di breve periodo a scapito di quelli di lungo termine, è altrettanto vero che focalizzare l’attenzione solo su ciò che si ritiene determinerà la prestazione economica futura potrebbe migliorare il vantaggio competitivo sul mercato, ma essere incompatibile con un’adeguata generazione di reddito e di remunerazione degli investimenti. Attraverso l’uso della balanced scorecard è possibile valutare le performance dell’azienda in un’ottica sia strategica sia operativa: essa, infatti, riflette l’equilibrio raggiunto fra obiettivi a breve e a lungo termine, fra misure finanziarie e non, fra indicatori ritardati e di tendenza, fra prospettive della performance interna ed esterna. (qui)
  • (2015) Gianfranco Campo, La Balanced Scorecard come strumento di gestione della Responsabilità Sociale: il caso Hera spa, Università degli studi di Pisa | La Responsabilità sociale d’impresa come componente totalmente integrata con il business. Questa tesi si propone di affrontare il tema della Responsabilità Sociale d’Impresa come elemento fondamentale per il successo di un’azienda con un particolare focus sull’integrazione delle politiche di responsabilità sociale nelle scelte strategiche tramite appositi strumenti di gestione. In particolare, si vuole verificare l’importanza dell’approccio Balanced Scorecard, basato sul collegamento tra strategia e gestione quotidiana, nel garantire il successo di piani e progetti. Nel lavoro è evidenziato il supporto che strumenti di gestione quali la Balanced Scorecard e la Mappa strategica, conferiscono all’efficacia della funzione di governo nonché all’adozione di politiche e alla implementazione di strategie socialmente responsabili, attribuendo al contempo maggiore incisività e trasparenza ai relativi strumenti di comunicazione. (qui)
  • (2012) Martina Monacella, La Balanced Scorecard nelle aziende pubbliche e nelle aziende private, Università Ca’ Foscari di Venezia | Il lavoro mira alla comprensione dei reali benefici collegati all’implementazione della Balanced Scorecard, valutando le possibilità di utilizzo e le potenzialità dello strumento nelle aziende private e nelle amministrazioni pubbliche. Questo lavoro mira alla comprensione dei reali benefici collegati all’implementazione della Balanced Scorecard, valutando le possibilità di utilizzo e le potenzialità dello strumento nelle aziende private e nelle amministrazioni pubbliche, con focus sulla diffusione e l’utilizzo dello strumento negli enti locali della regione Veneto. (qui)
  • (2016) Federica Lazzarini, Il coinvolgimento dei lavoratori nell’impresa, Università di Padova | L’employee engagement è un concetto che ha acquisito un’importanza significativa nell’ultimo decennio, in quanto molti studi hanno dimostrato come elevati livelli di coinvolgimento dei lavoratori rappresentino un elemento caratterizzante per raggiungere il successo organizzativo. Ma quali sono i fattori chiave su cui le strategie che si prefiggono di incrementare l’employee engagement devono focalizzare la loro attenzione? E quali sono gli elementi su cui devono concentrarsi per riuscire a trattenere i cosiddetti talenti? Questi i quesiti a cui l’elaborato tenta di dare delle risposte. (qui)
  • (2012) Daniela Doardo, Integrated Reporting e criticità rispetto al modello tradizionale, Università Ca’ Foscari di Venezia | La tesi è focalizzata sull’Integrated Reporting, ossia un sistema di rendicontazione che tratta al contempo di informazione finanziaria e non finanziaria (ambientale, sociale e di governance). Poiché la comunicazione esterna di un’impresa si svolge prevalentemente attraverso i report che fino ad ora sono stati bilanci civilistici o report di sostenibilità (conosciuti anche come ESG report o CSR report), questo strumento, ha come obiettivo dare una visione olistica che non si basa più sull’idea di gerarchia del valore economico ma sull’eterarchia dei valori dove valore sociale ed ambientale sono presupposto e condizione per la creazione di quello economico. (qui)
  • (2015) Livia Mian, Responsabilità sociale d’impresa e misurazione della performance, Università di Padova | Lo scopo di questo elaborato è valorizzare il concetto di Responsabilità Sociale d’Impresa, non come mero strumento di filantropia aziendale ma come risorsa di valore per l’azienda e come un investimento capace di portare effetti di ritorno positivi. In quest’ottica verrà sostenuta l’importanza della misurazione della performance sociale e della sua rendicontazione. L’idea alla base è che le aziende siano oggi sistemi sempre più complessi capaci di produrre dinamiche complesse che non sempre possono essere riassunte dal bilancio economico-finanziario. (qui)
  • (2009) Simone Trezzi, La pianificazione aziendale, Università di Milano Bicocca | La pianificazione è fondamentale per lo sviluppo e la durevolezza dell’azienda, che senza pianificazione si troverebbe a seguire obiettivi esclusivamente di breve periodo. Con la pianificazione l’azienda stabilisce i propri obiettivi, le sue linee guida e tende a concentrare i propri sforzi affinché siano raggiunti. La tesi in oggetto affronta la parte teorica relativa alla pianificazione e il suo legame con la strategia e la realizzazione di un business plan pluriennale e della sua applicazione a un’azienda di medie dimensioni. (qui)
  • (2013) Marco Tenconi, Le valutazioni ESG (Environmental, Social e Governance) nelle decisioni di investimento, Università degli studi dell’Insubria | Il lavoro fornisce un contributo sul tema della finanza etica, partendo dall’analisi delle strategie e delle pratiche adottate nell’ambito degli investimenti socialmente responsabili che comprende anche una disamina dei modelli quantitativi di misurazione e l’illustrazione dei possibili “usi” di questi giudizi. Oggetto dell’analisi sono le modalità con cui esse vengono valutate nel corso di un’istruttoria ESG che determinerà le scelte di investimento. Oltre all’analisi della bibliografia presente in letteratura, la tesi propone una fase di “indagine sul campo” e di contatti diretti con alcuni operatori del settore. (qui)
Tool
  • Milanote | App (mobile e desktop) per fare brainstorming condiviso real time attraverso il metodo dei post-it, lavagna visiva (qui)
  • Slack | App (mobile e desktop) per pianificazione e collaborazione di attività e team di lavoro (qui)
  • Discord | App (mobile e desktop) per pianificazione e collaborazione di attività e team di lavoro (qui)