For profit / No profit | Atelier dell'impresa ibrida

Il processo di ibridazione tra for profit e privato sociale sta dando forma a un potente modello di convergenza. Nel terzo settore si moltiplicano storie di talento imprenditoriale, proprio mentre le aziende for profit percorrono la strada che le porta a guardare sempre più spesso all’impatto ecologico, al rispetto dei clienti e delle condizioni del lavoro, al rapporto fra innovazione tecnologica e persona, agli investimenti culturali come leve per lo sviluppo.

Cooperative e imprese sociali di seconda generazione cercano una propria interpretazione originale alla managerializzazione e al mercato, reinterpretando modelli alla luce di una visione ad impatto sociale. Mentre nelle multinazionali, come nelle aziende del capitalismo imprenditoriale italiano, prende piede un modo diverso – e diffuso – di interpretare il rapporto con le proprie comunità di riferimento.

L’ibridazione, ovvero la convergenza dei modelli interpretativi, è un modo di intendere lo sviluppo che coinvolge ancora una parte piccola di operatori, però questo apprendimento reciproco potrebbe diventare una tendenza centrale per il ragionamento sul futuro. Il punto di osservazione del talk è la storia di alcune imprese che hanno scelto di sfumare i contorni del proprio impegno sociale, protagonisti che mostrano una “doppia mentalità” che scombina la tradizionale divisione for/no profit e il sistema di governo delle imprese, fra Csr, fondazioni d’impresa, governce ibride e workers buyout.